Esatto! L’ho proprio detto!! Ho incontrato Saverio Tommasi!!! … e qui le risposte in merito si sprecano… vediamo le più gettonate:
– Davvero?? Oddioooo quanto sei stata fortunata!!!! Che meraviglia!! ( ok, tu puoi continuare a leggere l’articolo!)
– Davvero? E chi è? (Ottima domanda… anche te sei un candidato ottimo per la lettura!)
– Davvero? E sti cazzi! (ammazza oh, quanto sei simpatico! Burlone pieno di fantasia!)
– Ah, quello pezzo di m***a, testa di fagiano, schifoso comunista, buonista dello stracacchio, amico dei Rom e dei negri, antifascista schifoso! (Si, esattamente lui, comunque meglio che tu chiuda il blog e ti vada a preparare, che c’è il sit in di Casa Pound per eliminare i colori dall’arcobaleno e lasciare solo il bianco, o al massimo il rosino!).
Comunque si, amici lettori, ho incontrato Saverio, uno dei migliori giornalisti in circolazione che, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, ha presentato il suo nuovo meraviglioso libro ” Siate ribelli, praticate gentilezza”.
Prima di parlare del libro, però, è bene che due paroline su Saverio io ve le dica, perchè magari non tutti lo conoscono bene! Io l’ho conosciuto per caso sul web e subito mi ha colpito il suo modo di fare giornalismo, la bellezza delle sue produzioni video, e anche tutti gli haters che gli urlavano dietro roba che manco a Hitler in persona. Eh si, Saverio ha gli haters migliori del mondo!! Sono tanti, ovviamente tanto scemi, tutti analfabeti funzionali, e tendenti al razzismo. Cosa che per me è meravigliosa, perchè se so che uno odia Tommasi, automaticamente so di che pasta è fatto.. ovvero.. un testa di pinolo (come direbbe Jacopo Melio, ma questa è un’altra storia!)
Saverio Tommasi è nato a Firenze il 24 gennaio 1979 e ho cercato la sua voce su wikipedia, ma pare che l’abbiano tolta, o che non ci sia mai stato (eppure c’è pure una pagina dedicata a Malgioglio!). Nasce antifascista, e penso che, se non prenderà una sonora botta in testa, morirà anche antifascista. Ha sempre fatto teatro, ha scritto libri, e alla fine si è messo anche a girare un sacco di video per Fanpage, realizzando dei veri e proprio capolavori. Non che il resto non gli sia venuto bene, per carità, ma il suo giornalismo “visivo” (se così si può definire) è di una bellezza e di una profondità tale, che tutto il resto è un pochino meno bello (senza offesa Savè… ci mancherebbe!!!)… tranne il suo ultimo libro, quello è bellissimo!
Saverio è anche sposato, ed è babbo di due fantastiche bambine: Margherita Laila Didala e Caterina. Marghe ha un nome un sacco lungo in onore di due donne partigiane (e se volete sapere tutta la storia comprate il libro!!!).
Ma torniamo all’incontro di ieri… devo ammettere che le mie aspettative erano altine… ho trascinato mio marito fino ad Arezzo per vedere una presentazione di cui non gliene fregava un fico secco, e speravo davvero che Tommasi avrebbe riempito il mio cuore, un pochino come ha fatto con il libro e come fa in ogni video che pubblica! Appena entrata al Teatro Virginian, lo vedo in fondo al corridoio che si dirige verso di me (chiaramente non per salutarmi ma per fare qualcos’altro a me sconosciuto!), oddio, paralisi. Mi blocco. Faccio un mezzo sorriso struppio e lui mi vede… batticuore… che faccio? Gli dico che sono qui per lui? Ovvio, deficiente! Ok, allora meglio paralizzarsi come le capre quando vengono attaccate, dai meno nell’occhio!
Lui mi vede in tutta la mia ebetaggine, e dietro di me arriva in soccorso mio marito che sorride con quel sorriso bellissimo che solo lui ha e dice “Buonasera!”, e Saverio risponde “Ciao, benvenuti!” e sorride… mi sciolgo…
Ma che state pensando, porcelloni? Mica mi sciolgo perchè la sua bellezza mi ha ammaliato, non sono mica lì per quello… eppure tocca anche dire, caro Saveriuccio, che dal vivo sei anche un bel giovincello! Più che in video!!! (aspettative alte, già un bel po’ soddisfatte mode on!), e hai la voce anche più piacevole che nei video!!! Insomma, non sarò venuta perchè sei un sex symbol (e meglio così direi), però dai…direi che sei un bel uaglioncello, come direbbe nonna! E cmq si sa, se sei antifascista, e dici un sacco di cose belle sull’amore per il prossimo, sul rispetto delle donne, sull’importanza della vita umana, indipendentemente dal tuo colore della pelle, sei bello, anzi, bellissimo! E tu, Saverio, sei il Mister Italia delle belle parole, delle grandi speranze, dei cuori aperti.
Comunque, io non sono un’amante del teatro, lo ammetto, ma per la prima volta in vita mia, mi sono rammaricata per aver perso tempo a fare l’aperitivo e non essere corsa subito a prendere il posto… mancava mezz’ora allo spettacolo e già c’era tantissima gente! Siamo riusciti a conquistarci una dignitosissima terza fila, non volevo perdermi una mossa, un gesto, una parola, per nulla al mondo, e con una strana fierezza, mi sono sentita la secchiona della classe, che sgomita per il primo banco.. che tra l’altro era già occupato da due signore attempate (che discutevano sul fatto che i mariti non le avevano accompagnate, e il mio si… tiè), da una sciarpa messa per lungo su tre sedie e da una ragazza. Va beh, dalla terza fila si vedeva e si sentiva benissimo (anche se sono un po’ miope!). Comunque, non perdiamoci in chiacchiere… voglio raccontarvi anche qualcosina che è successa durante lo spettacolo, ma quasi tutto il bello mi sa che lo ometto, così da lasciarvi la curiosità di andare a sentirlo di persona!
Lo spettacolo è stato presentato da Gaia Nanni, attrice e comica teatrale a me sconosciuta, che è stata una piacevolissima sorpresa (ieri sera, Gaia, mi sono letta tutta la tua bio… ammazza che grande! Come facevo a non conoscerti!! Se volete, comunque, ecco qui il suo sito) che ci ha fatto capire, intervistando Saverio e anche altre ragazze (operatrici nel sociale, volontarie, infermiere di Pronto Soccorso ecc…) l’importanza delle parole. Eh si, amici… siete qui a leggere le mie parole (e sto ponderando bene prima di scrivere cagate!) che per la prima volta sono ben calibrate, e forse fanno ridere meno del solito, ma per una volta ci accontenteremo così. Perchè le parole sono importanti.. è importante quando si dice “ti amo”, ma è altrettando importante quando si dice “troia”… devo spiegarmi meglio? Non voglio. Mi piace pensare che i miei lettori abbiano un minimo di sale in zucca per capire che cosa vuol dire Violenza su una Donna. E se non lo sapete, guardate questo video girato da Saverio Tommasi qualche tempo fa:
Bello eh? Quando vi dico che Saverio è un fico non ho ragione?
Comunque, finisce lo spettacolo (mi parevano passati dieci minuti, invece erano quasi tre ore che stavamo lì ad ascoltarlo, e a parte il riscaldamento a tutta manetta che mi faceva sudare, era bellissimo!), e siamo andati a salutare Saverio. Io ero tutta fiera, con la mia copia del libro in mano, già letta due volte (per sicurezza, per non perdermi una parola, se no che figura ci faccio se mi chiede qualcosa!!!), e andiamo lì per farcelo firmare… Insomma, devo dirvelo, a parte la gioia di averlo a due cm, Saverio si è ricordato di me, e del fatto che gli avessi scritto una sera su Instagram (che fan di Justin Bieber piangete, ora la più figa sono io! )
Non ho mai ricevuto dedica più bella… Ha scritto solo “un sorriso grandissimo”… e ha disegnato una faccina sul mio libro! Bella come frase è bella, scritta da Saverio poi, è bellissima!!
Insomma, fotina di rito, e siamo andati via… oggi Saverio è a Brindisi, e io sono a casa.
Ora, sinceramente non so come chiudere questo articolo, che non è proprio il mio genere: io non so scrivere frasi d’effetto che toccano il cuore, non so parlare di minoranze, non so narrare la vita della gente… Io so scrivere al massimo di fagiani e di vecchi con il cappello. Meno male che c’è Saverio… a tutto il resto pensa lui!!!!
Ps. Mi pare chiaro che dovete comprare il suo libro, ecco qui il link: https://www.amazon.it/ribelli-praticate-gentilezza-Saverio-Tommasi/dp/8820062887/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1511708191&sr=8-1&keywords=saverio+tommasi E qui trovate il link al canale youtube di Saverio... perdete qualche ora del vostro tempo a guardare i suoi video: https://www.youtube.com/user/SaverioTommasi
Pps. Comunque non mi paga eh! E non so manco se leggerà l'articolo... ma vabbè!!!!
“analfabeti funzionali”
si, non manca mai questa spocchiosa premessa di superiorità culturale nei confronti di chi oppone opinioni contrarie alle proprie,magari supportandole da numeri e statistiche reali;
del resto la sinistra ha ormai perso del tutto il rapporto esclusivo che molti anni fa aveva con la fabbrica,la strada e l’Operaio,per diventare appannaggio esclusivo di chi frequenta Yacht Club a Capalbio o da chi pubblica come tal Tomasi le sue opere per l’odiatissimo BERLUSCONI,come già fatto da Roberto Saviano del resto.
da aggiungere,uno dei cavalli di battaglia della sinistra di una volta era che l’Operaio in fabbrica avesse giustamente condizioni e modalità di lavoro dignitose,ora per la sinistra invece ogni problema italiano sembra ruotare attorno alla EVASIONE FISCALE…
bene,dopo aver pubblicato con Berlusconi,il libro di Tomasi viene distribuito da AMAZON, alla quale la GdF ha contestato una presunta evasione di ben 130 MILIONI di euro e le cui condizioni di lavoro nei propri magazzini sembrano quelle di Charlie Chaplin operaio in “Tempi Moderni”.
“analfabeti funzionali”
si, non manca mai questa spocchiosa premessa di superiorità culturale nei confronti di chi oppone opinioni contrarie alle proprie,magari supportandole da numeri e statistiche reali;
del resto la sinistra ha ormai perso del tutto il rapporto esclusivo che molti anni fa aveva con la fabbrica,la strada e l’Operaio,per diventare appannaggio esclusivo di chi frequenta Yacht Club a Capalbio o da chi pubblica come tal Tomasi le sue opere per l’odiatissimo BERLUSCONI,come già fatto da Roberto Saviano del resto
da aggiungere,uno dei cavalli di battaglia della sinistra di una volta era che l’Operaio in fabbrica avesse giustamente condizioni e modalità di lavoro dignitose,ora per la sinistra ogni problema italiano sembra ruotare attorno alla EVASIONE FISCALE…
bene,dopo aver pubblicato per Berlusconi,il libro di Tomasi viene distribuito da AMAZON, alla quale la GdF ha contestato una presunta evasione di ben 130 MILIONI di euro e le cui condizioni di lavoro nei propri magazzini sembrano quelle di Charlie Chaplin operaio in “Tempi Moderni”
non rimane che consolarsi con un apericena allo Yacht Club di Capalbio,attenti a non macchiare la copertina di questo “masterpiece” letterario.
L’Analfabetismo funzionale non è una spocchiosa premessa di superiorità culturale, e non è di sicuro appannaggio della sinistra o della destra. L’analfabetismo funzionale è un problema reale che ha in Italia un grosso impatto e comprende fasce di società che vanno dal manager all’operaio e da destra a sinistra.
L’analfabeta funzionale è la persona che sa leggere e scrivere, ma è incapace di comprendere, valutare testi scritti o usare propriamente la propria lingua.
Non ha niente a che fare con chi ha opinioni diverse dalla propria o nell’uso di numeri e statistiche, l’analfabeta funzionale tali opinioni non le comprende nemmeno del tutto, e non è in grado di esporre in maniera coerente le proprie. Il problema dell’analfabeta funzionale è che si è privato dei mezzi per poter capire ed esprimere le proprie opinioni, quindi diventa sostanzialmente una persona che ripete (senza operare una propria critica) le opinioni degli altri.
rileggiamo questo periodo: ” Sono tanti, ovviamente tanto scemi, tutti analfabeti funzionali, e tendenti al razzismo. Cosa che per me è meravigliosa, perchè se so che uno odia Tommasi, automaticamente so di che pasta è fatto.. ovvero.. un testa di pinolo”
Io credo che già partire definendo “hater”, “testa di pinolo” o “tanto scemo” una persona che esprime la propria opinione in libertà (si chiamerebbe democrazia a casa mia) potrebbe essere proprio la prima spia dell’essere “analfabeti funzionali” in quanto prova inconfutabilmente il fatto di non essere in grado di controbattere al proprio interlocutore opponendo opinione contraria;
sarebbe come se perdendo una regata velica allo Yaht Club di Capalbio,invece di cercare di vincere,magari orzando fino a bolina stretta….si dicesse ” ahhh siete tutti haters,testa di pinoli” e si ritornasse mestamente a riva pagaiando.
PS certo che se per idolo (vedi blog) degli “eruditi funzionali” si sceglie un tizio non solo nemmeno laureato,ma che non ha fatto nemmeno un liceo degno di questo nome,temo che un pò di modestia si potrebbe umilmente suggerire.
Credo che qui si stia un attimo perdendo di vista la vera defizione di “hater”. Hater non è chi non apprezza il pensiero, o gli articoli, o i modi di fare di Saverio Tommasi, o di qualsiasi altro personaggio pubblico. Hater è chi, spesso protetto da una tastiera, si dilunga in offese gratuite su di lui, sulla sua famiglia…. Hater è chi sa benissimo che la figlia di Tommasi è affetta da una malattia rara, e si diverte a riempire i commenti della sua bacheca FB di scritte “NF1” (gene imputato nella genesi della malattia), hater è chi organizza un evento FB chiamato “Prendiamo a badilate Saverio Tommasi sotto casa sua”, inserendo addirittura l’indirizzo giusto. Chiamare Teste di pinolo queste persone, a mio parere, è il minimo.
Gli haters sono gli stessi che chiamano “Troia” la Boldrini.
Per me non ci sono scusanti, non ci sono giustificazioni per queste persone.
Si può benissimo non essere d’accordo con quello che un personaggio pubblico dice, senza però sfociare nell’offesa personale, nella violenza, e nell’odio.
Ps. Io di bolina stretta ci orzo eccome… non farlo sarebbe da idioti, in regata. Ma sei velista? Ci conosciamo?
intanto grazie per l’apprezzata risposta;
fermo restando che sia nella vita reale che quella virtuale non bisogna insultare proprio nessuno e che la mia opinione su Tommasi poco conta in quanto ogni tanto mi è capitato di leggere alcuni interventi,ma non sono un appassionato “follower”….
mi è stato sufficiente essere bannato tempo addietro in quanto sostenevo che un “pubblicista” come è Tommasi non può -come suggerisce la parola e prevede il contratto professionale- essere a “stipendio fisso” come lui invece sosteneva di essere; nello specifico (come potrà confermare qualsiasi giornalista) il pubblicista viene pagato per singolo articolo pubblicato che fattura all’editore; bene.. BAN immediato dalla sua pagina FB dopo avermi risposto “non dire bischerate”.
Ecco,un piccolo episodio che vanifica qualsiasi buon proposito di “pratica gentile” così come quello dell’essere ribelle; aggiungerei inoltre che molto spesso gli “insultatori” sono estremamente utili ai fini della propaganda web in quanto si può poi sfruttarne la portata “vittimistica”….ragione per cui si banna chi parla di contratti giornalistici mentre si lascia un grave insulto come quello della malattia di una figlia (che ignoravo peraltro).
PS Sai che l’orecchino d’oro portato all’orecchio sinistro era una tradizione della Marinerie del passato riservata solo e soltanto alle ciurme che doppiavano con i velieri mercantili Capo Horn ? pensa che quel sangue “respiro”…
Mavafangul..