Eh si amici, finalmente anche a me hanno chiesto una recensione di un libro. Ok, lo ammetto, non era la prima volta. Sono stata contattata per collaborazioni pubblicitarie per un sito di gioco d’azzardo online, uno di pasticche miracolose che fanno dimagrire (ma non ti si ingrandiscono il pisello), e anche uno di cucina, ma evidentemente il tipo si era sbagliato.
Stavolta, però, la cosa è seria…il libro esiste davvero, esiste anche l’autore, e anche in questo caso non vi si allungherà il pisello.
Il libro si chiama “Io mi libro” (di Alessandro Pagani) , e sinceramente il titolo non è che l’ho capito benissimo, ma mi pare un bel nonsense, pari a quello scritto nelle sue pagine. Devo ammetterlo, non è che mi abbiano chiesto di recensire “Il giovane Holden”, la cosa tuttavia certo non mi offende, visto il tono del mio blog e dei miei pensieri e vista l’allegra spensieratezza che trasuda dal libro. Insomma, amici, sto libro è di stile satirico, anche se è di quella satira che tanto va di moda, stile Zelig e Agenda Comix (non a caso, troverete una sua freddura in quella del 2019).
L’autore, da quello che leggo sul web, pare un tipo decisamente tosto… Nato a Firenze, pare che faccia un altro lavoro oltre che scrivere freddure e scrivermi mail, ed ha anche un gruppo rock (tanta stima fratello!) in cui fa il batterista, che si sa, è il ruolo più figo e maledetto. E’ anche componente della giura del concorso di poesie “Daniela Pagani e Manuela Masi”, cosa che mi mette un po’ ansia visto che evidentemente sa la grammatica e potrebbe correggermi la punteggiatura.
Per dirvelo in due parole, il libro l’ho letto tutto e si legge velocissimo: tipo che se leggi sillabando, lo finisci più o meno il tempo della durata del Tg4. Contiene una “raccolta di 500 frasi e dialoghi umoristici che attraverso giochi di parole, doppi sensi e freddure, fa emergere in chiave satirica gli aspetti più comici delle nostre consuetudini”, e questa è la definizione che mi ha dato l’autore, che calza a pennello, e mi prendo la licenza poetica di copiare pari pari. Qui di seguito vi metto un paio di esempi:
“Scenda, c’è una raccomandata del Tribunale da firmare”. Citofonato in giudizio
Che fanno due studiosi d’algebra quando s’incontrano? Parlano del più e del meno.
In effetti non ha torto… ci sono un sacco di giochetti di parole abbastanza carini, di freddure e di battutine un po’ italian style… devo ammettere che non sono esattamente il mio genere, ma per una lettura leggera va benissimo, inoltre verso la fine c’è un bel racconto, e la cosa mi ha stupito un bel po’. Di solito, quando io scrivevo i temi alle superiori e non sapevo come allungare la broda, mi veniva voglia di allegare disegni esplicativi oppure scrivere sempre più largo. Qui no, anzi! Alessandro non ha allargato il font, e ci ha regalato una bella perla, inattesa e sorprendente come un tronista di Uomini e Donne che parla italiano.
Le sue freddure non ti regalano proprio risate stile Paperissima, ma sono un po’ come il mio blog… non è che ci si aspetta di ridere fino alle lacrime, però scrivo cose più sensate di molti politici (ma ahimè forse faccio ridere meno di loro).
Va beh, a parte l’idea di darmi alla carriera politica, insomma, volevo dirvi che se vi va, potete comprarlo il libro, e magari scrivere all’autore Alessandro Pagani, che ve l’ho consigliato io… e se non vi piace, siete autorizzati a scrivere sia a me che a lui e dirgli che vi fa cagare (il suo libro, non il mio blog). Vediamo il lato positivo della cosa però… sotto l’ombrellone è meglio coccolarsi con una bella freddura che leggere una qualsiasi notizia di politica attuale, è meglio un “piccolo indizio per una giornata no” che un litigio con un bimbo che urla e lancia sabbia, è meglio un “piccolo racconto onirico” che tentare di finire un cruciverba che rimane immancabilmente con qualche parola inventata alla cazzo di cane per farlo tornare.
Insomma, non stiamo qui a recensire mattoni che tanto avete letto alle superiori, ma a regalarvi un sorrisino in questo mondo infame popolato di genitori no-vax, politici ridicoli, magliette rosse dal messaggio che molti (ottusi) non riescono a capire, e pillole allunga pisello…. “Io mi libro” pare davvero un’alternativa allettante.