Per questa volta non si parla proprio di matrimonio miei cari lettori. Oggi si parla di quella piccola percentuale di donne che hanno la fighitudine, ovvero quell’attitudine innata e miracolosa che solo poche persone hanno, di essere fighe all’ennesima potenza anche vestite di stracci e con un dito nel naso.
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Si amiche! Avete letto bene!!! Ho scritto proprio deprimenza! Che vorrà mai dire??? Diciamo che la deprimenza è il centro focale delle mie riflessioni odierne. e credetemi lo è stato o lo sarà anche per voi… e quando sentirete quello strano sentimento scalciare nella zona tra il cuore e l’intestino, capirete che non è la caponata di ieri sera, o un bimbo concepito con il postino. E’ solo deprimenza.
Si dice sempre che il matrimonio sia il termine di un percorso e l’inizio di un altro. Concordo. Un percorso di tribboli prima e gioie dopo… peccato che io ancora sono nel prima!
E per tribboli intendo tutta la macchina organizzativa che si deve mettere in moto!
Si, si, lo so… avevo promesso che sarei andata in vacanza per qualche giorno. Ci ho provato, lo giuro… Ci ho provato così intensamente che ho passato due giorni nel beato far niente, a guardare la tv, fare giretti all’IKEA e scorrere fb nei momenti pipinosi sulla tazza.
Bello… scorrere fb e vedere le vostre foto al mare, con i cosciotti al vento, gli occhiali da sole da truzzi e i cocktail in mano… Ma tra una pagina di cazzate e l’altra, tra una foto di un pasto di pesce e quella delle tette al mare di una mia amica, ecco che mi saltano fuori le news di giornali importanti.
Ebbene si, anche io, lo ammetto, ho cliccato “mi piace” sulle pagine di informazione classica approdate su facebook. Mi pareva proprio una gran figata potermi aggiornare solo scorrendo un social network per farmi gli affari degli altri!
Appunto… torniamo a noi e a queste pagine… vi è mai capitato di leggere delle news pubblicate sui social network?? Ve ne voglio mostrare alcune, trovate in circa 10 minuti di scorrimento feisbucchiano mentre facevo la pipì.
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Lo so… lo so… molti di voi si stanno lamentando della mia latitanza…e me ne rammarico. Ma d’altronde questo caldo mi frigge il cervello e perdo le idee, che sono già rarefatte di default.
Proprio ieri mentre guidavo ho avuto un lampo di genio, un superarticolo fantastico e divertente che avrei scritto in serata e che vi avrebbe fatto sbudellare dalle risate… e proprio mentre pensavo a cosa di scrivere… puuuuf…. l’idea è svanita. Giuro. Non mi ricordo minimamente a cosa pensassi. Il nulla. Il vuoto cosmico nella mia mente.
Quindi sorry per voi, ma fino a quando non mi comprerò un registratore vocale e registrerò al momento ogni mia idea ( come i migliori agenti segreti), possiamo solo sperare che la mia memoria volatile possa migliorare.
Nel frattempo comunque, visto che siamo in piena estate, e scrivere al pc mi fa sudare le ascelle ( stare a braccia strette ha brutti effetti collaterali!), mi limito ad augurarvi una buona Estate e ripostarvi su fb qualche articolo vecchio ma sempre evergreen!
A proposito… ma avete messo il “mi piace”? E che cacchio! NO????? Cliccate qui e fate ammenda dei vostri errori! Somari!
Questo non è un blog di moda. E mai lo sarà. Non lo è per un semplice motivo: di moda non ne capisco un ciufolo, e nonostante mi piacerebbe essere invitata a qualche sfilata di un certo calibro, credo che andrei lì solo per vedere quanto sono secche le modelle.
Girellando in strada per grandi e piccole città, però, mi accorgo come le tendenze lanciate da qualche ambiguo stilista diventino facilmente abbordabili per tutti, e come il giovane medio italiano sia del tutto ossessionato dal seguirle. Non importa che siano brutte, appariscenti, insensate o al limite del ridicolo… se lo dice la moda, allora sarà giusto. Insomma… alla fine prima o poi diventiamo tutti parte dell’esercito dei modaioli. La moda ci dice come dobbiamo vestirci, ed è più facile seguire il trend del momento che sprecare neuroni a decidere quale sia davvero il nostro stile, o almeno mi piace pensare che sia così… l’uomo che segue i dettami del fashion world è un uomo lobotomizzato che non ama sprecare energia per pensare. Pensare è faticoso d’altronde.
Quanto ho aperto questo blog mi sono resa conto di essere completamente tecnolesa, nonchè incapace di creare qualsiasi cosa internettiana da zero. Mosso a pietà da quanto io fossi patetica, il mio amoroso fidanzato mi ha impostato il tutto e mi ha anche spiegato che, se accedo ad un sito magico chiamato Google Analytics, riesco a visionare il numero di visitatori giornalieri del blog.