Non è stato facile scegliere la prima serie tv di cui parlare… è stata una scelta ardua.. non bruciarmi le superserie all’inizio, ma allo stesso tempo non incominciare con una serie pallosa all’inverosimile… e allora qual è il giusto compromesso??? Io direi assolutamente How I Met Your Mother! Chi di voi non ha visto almeno una puntata di questa meravigliosa serie tv? Non l’avete vista? Ok, andate pure a leggere il blog di Alfonso Signorini… non mi offendo.
Partiamo dal principio… la serie inizia nel 2005 e racconta le vicissitudini sociali e sentimentali dei cinque amici Ted, Marshall, Lily, Robin e Barney nella New York di oggi. La genialata degli autori è stato basare circa un milione di miliardi di puntate su una sola domanda… ma chi è la mamma?? Mi spiego meglio… ci sono questi cinque amici, diversi fra di loro come Superman e L’uomo fumetti dei Simpson, che si incontrano-scontrano in vari momenti della loro vita, e diventano inseparabili. In realtà però non è questo il punto della situazione… il protagonista (almeno quello che gli autori vogliono spacciarci per protagonista) ovvero Ted Mosby, racconta ai suoi figli le mirabolanti avventure che lo hanno portato a conoscere e sposare la loro mamma.
ATTENZIONE!ATTENZIONE! SPOILER ALERT. Se non hai visto la serie, scappa via dal pc come se non ci fosse un domani, cambia canale, bruciati gli occhi e le orecchie e se non ti fossi ancora dimenticato tutto, guarda 10 min di Pomeriggio 5 o come cazzo si chiama con Barbara d’Urso e verrai lobotomizzato all’istante…
Dicevo.. insomma Teddino vive tipo nel duemilamille, e racconta ai figli la sua vita di giovane pischelletto contornata di belle avventure, di stramboidi fidanzate e soprattutto di meravigliosi amici. Due dei suoi amici sono anche suoi coinquilini: Lily e Marshall, una coppia superinnamorata, super inseparabile, super coccolosa, super gne gne gne che non si lascerebbe mai e poi mai, neanche venisse di nuovo il Messia sulla terra (…e invece..), poi c’è Robin, ambiziosa e gnocca giornalista di un insensato tg del mattino che cerca fortuna andando temporaneamente in Giappone a lavorare su ambigue reti televisive, e che si fidanza con improbabili uomini vecchi, noiosi, cessi, o Ted. Chi manca?? Come chi manca… manca IL VERO PROTAGONISTA DI TUTTA STA TIRITERA…. (rullo di tamburi…) Barney Stinson…
Eh si, cari amici… in tutta questa baraonda di gente c’è sempre l’amico stramboide, quello sopra le righe…e nel nostro caso è proprio lui… il figaccione, il conquistatore, l’uomo che non deve chiedere mai e che ha sempre un asso nella manica (dico davvero! Ce l’ha!) e un completo con cravatta abbinata ( o camicia da notte da uomo, che fa tanto stile!). Lui secondo me è il fulcro della storia, il perno delle risate, lo snocciolamento della trama. Barney lavora in una superazienda (in cui poi lavorerà suo malgrado anche Marshall), avendo un ruolo così importante che nessuno di noi lo ha mai capito nonostante sia stato citato in settordicitante puntate. Barney inoltre ha un potere, uno vero, uno da supersupersupereroe-supersayan… lui sa come conquistare le donne! E ha scritto anche un libro con tutte le tecniche di seduzione. che potrete comodamente consultare qui. (oddio… siete dei looser… avete cliccato davvero!!!! Ma pensate veramente di riuscire a rimorchiare una donna in questo modo??? Per favore, andate in cucina, cospargetevi di farina e piume di pollo e correte per casa… ).
Ovviamente non starò qui a raccontarvi tutta la storia… ma mi domando… già dopo la terza/quarta puntata, a qualcuno di voi è fregato davvero di chi fosse la madre dei due bambocci? A me personalmente no… e anche quando l’ho scoperto la mia vita non è cambiata. E’ altresì ovvio ( ho usato veramente la parola altresì???), che questo sia un interessante espediente letterario per snocciolare una storia già di per se divertente. Esatto, la storia è stupenda, e si arriva agilmente all’ultima puntata sentendosi quasi parte del loro mondo, un po’ come ci successe a suo tempo con Friends. Ma allora qual è la vera novità? La storia di 4-5 amici è trita e ritrita, eppure qui si sente un pizzico di pepe, di differenza… sarà forse la commistione dei caratteri dei personaggi…
Ted è un architetto sfigatello innamorato dell’innamorarsi, ma incapace di avere una donna sana di mente accanto, Lily è la donna che non deve chiedere mai… la ragazza che sa quello hai fatto, che fai e che farai in futuro (anche se tu stesso ancora non lo sai..), Marshall è l’uomo che ogni donna vorrebbe avere a fianco, con qualche chilo di troppo in alcune serie, e troppi chili di meno in altre, Robin è la sgnoccolona pudica con problemi di relazione col padre ( che fa sempre fico dirlo).. e Barney… Barney Stinson…. è l’uomo leggen…… dario… anzi… LEGEN.. (wait for it) DARY!!!!!!!!! … e se non l’hai capita torna al blog di Signorini…
E allora come si fa a dire che Ted è il protagonista??? Forse tutti sono i protagonisti, e forse io non vi ho spiegato una beneamata cippa della serie… ma vorrei pregare gli autori, gli Hollywoodisti, i boss dei boss del mondo del cinema.. di non lasciarci senza Barney, di non infrangere il cuore di mille donne, di ridarci quello che era nostro… ridateci Barney Stinson… o saremo costrette a guardare e riguardare la serie, e io continuerò a scriverne a vanvera senza mai dire davvero di che tratta.
Per i nostalgici comunque, potrete leggere qui il post con le dieci regole d’oro di Barney…sia mai che non apparteniate a nessuna religione e abbiate voglia di venerare lui. In caso, fatemi sapere.
allora…solo per il fatto di aver cominciato questa nuova rubrica con la meravigliosa HOW I MET YOUR MOTHER ti meriti una Ola fatta da tutti gli Oompa Loompa festanti in coro e sorridenti, e a fine coreografia una fornitura di cioccolata Wonka per un anno in regalo! FATNTASTICA! (anche con la t e la n invertite e qualche lettera di troppo da dislessia galoppante…nel più ci sta il meno)! Brava!!!!!!!
Grande! Io so chi é la madre di Ted e so pronunciare il cognome di Robin senza crampi alla lingua… Ma chi c#@aso é Alfonso Signorini!?
non è un male che tu non sappia chi è Alfonso Signorini… anzi 🙂