Udite udite…. ecco a voi un nuovissimo articolo del nostro migliore collaboratore di sempre, re della sezione Autori Autorevoli… Tidur!!! Lui è quello scientifico, quello razionale, quello intelligente… quindi noterete una certa caratura (fagianosa) nei suoi scritti! Enjoy!!
Stavo sorseggiando un mojito autoprodotto con la mia ragazza (PS: se avete una pianta di Menta Mojito in casa, non lasciatela incustodita 1 settimana, si riemprirà di vermi, credetemi) quando mi sono accorto che era rimasta solo un oliva! Bel dilemma! E adesso chi la mangia? Paro o disparo!
Lei dice disparo, io paro. Lei butta paro, io disparo. Risultato: non ho mangiato l’ultima oliva… non posso perdere! Deve esserci dietro qualche strana congiunzione planetaria come quella di Giove e Venere del 20 Giugno scorso… non è possibile che un altamente qualificato fagiano come me abbia potuto perdere ad un gioco così infantile e banale!
Sarà stato l’effetto benefico della menta, o quello del rum bianco invecchiato 3 anni, ma all’improvviso un illuminazione ha fulminato i due neuroni della mia ragazza: butta sempre paro!
Eh si, perché mentre io riflettevo sull’ applicabilità del metodo Montecarlo ai risultati ditingei, tra una grattata da pizzichi di zanzare e una tortillas messicana, lei ha finalmente intuito l’indimostrabile: ”Vince sempre disparo!” dice lei. Ci penso un attimo e rispondo: “E tu allora butta sempre paro!”. Vincere palla o campo ormai non sarà più un problema se applicate questo semplice quanto geniale metodo: butta sempre paro!
Ragioniamo: tutti vogliono e assolutamente stravogliono vincere l’ultima oliva di un aperitivo, e soprattutto nessuno desidera darla vincita nel più famoso gioco d’azzardo di dita del mondo. Ah già, il mondo… si sà, è fatto di furbi furbacchioni! E tutti pensano abbastanza sagacemente, sogghignando tra se e se, che per infinocchiare il fesso di turno occorre una mossa Kansas City alla Bruce Willis, del genere, guarda di la e ti frego di qua. Quindi tutti tenderanno a buttare sempre l’ OPPOSTO di quello che dicono!
Un po’ di matematica: paro+disparo= disparo; disparo+disparo= paro; paro+ paro= paro. Ma se uno è paro e l’altro disparo cadiamo per forza nel primo caso, perciò vincerebbe sempre disparo. E come ribaltare questo banale e inesorabile risultato?!?! Semplice: butta paro!
Se tu sei paro, e butti paro, significa che l’altro è disparo e quindi butterà paro. Paro+paro=paro e vinci. Se tu sei disparo e butti paro, l’altro è paro e butta disparo. Paro+disparo = disparo e vinci di nuovo!
Semplice no? Butta sempre paro!
Via ora andate tutti in giro a aperitivare e giocatevi l’ultima oliva, o la vostra moto se preferite, sfidando ogni fessattocchiotto furbacchione a paro e disparo e ricordate: buttate sempre paro!
Il precedente corollario è depositato e brevettato all’Accademia dei Fagiani – Sezione di Fabriano col nome di Paradosso del Paro, di Bianchi/Marcucci, sotto approvazione del Gran Visir Elena Maria Houston Cimbalaje, cavaliera del Vin Broulè.
E paro sia! Sempre e comunque! ;P