Avete mai fatto caso che l’avanzo del rotolo di carta igienica è sempre inutilizzabile?
Si rimane sempre li li che è troppo corto per un uso appropriato … o troppo lungo per un uso coscienzioso, per cui spesso se ne riduce una parte lasciando però così il suddetto scarto inutilizzabile. E se moltiplicassimo tutti gli scarti gettati nel nostri gabinetti per il numero di persone mediamente civilizzate che ne fanno uso!? Risparmiamoci il conto, è un numero spropositato che non accenna calare, e che garantisce tra l’altro un incremento netto di fatturato dello 0,7% alle case prodruttici. Tanto che qualcuno è arrivato addirittura a teorizza un complotto delle lobbi della carta assorbente per antonomasia finalizzato a massimizzare gli introiti ai danni dei consumatori.
Ma è proprio così? Quanto è grande il fenomeno e che speranze avremo di risolvere la questione? Esiste un qualche motivo scientifico che giustifica tale fenomeno apparentemente casuale ma puntualmente ripetibile? Abbiamo chiesto ad un esperto:
“ Sul campo dei numeri razionali, esistono polinomi irriducibili di qualsiasi grado, ma non esiste nessun criterio generale per determinare se un polinomio sia irriducibile o meno [Wikipedia]. Esistono tuttavia vari metodi che possono dare o meno risultati; generalmente il primo passo è trasformare il polinomio originario in un polinomio a coefficienti interi. L’operazione è lecita grazie al lemma di Gauss, che garantisce che il polinomio originale è irriducibile se e solo se lo è il trasformato. Quindi si possono provare varie strade: cercare radici razionali ad esempio, per il teorema delle radici razionali. Ma attenzione, se un polinomio non ammette radici razionali, non vuol dire sempre che è irriducibile. Ciò vale se e solo se il grado del polinomio è minore o uguale a tre. A questo punto occorerebbe ricorrere al criterio di Eisenstein (ndt Godotth Einstein, non Albert), un criterio per dimostrare l’irriducibilitàdi alcuni polinomi a coefficienti interi.
Mediamente i rotoli hanno 200, 250 strappi. Tuttavia 3 di questi sono irrimediabilmente saldati all’anima di cartone, pertanto strisce veramente utilizzabili risultano essere inferiori e in un numero non divisibile per 4. Il consumo medio, statisticamente calcolato su vari mercati occidentali, è di 4 strappi a passata, arrotolati tra loro o accuratamente piegati, seconda dei gusti. E’ immediato dedurre che si rimarrà sempre con un residuo di 2 o 3 strappi o con un residuo maggiore di 5, che quindi comporterà l’utilizzo di 4 di questi col resto di 1!“
Insomma, consumare interamente un rotolo di carta igenica sembra veramente un problema senza soluzione. Non ci resta che accettare di estinguerci, sommersi da rettangolini bianchi residuali come piccole mummie, oppure trovare metodi alternativi alla cura delle zone delicate. A voi la scelta.