L’altro giorno mi aggiravo per il supermercato, quando un’acida cassiera mi ferma e mi urla “Nooooo qui non si passa!!! Stiamo allestendo per Natale“… Coooosa? Ma se sono ancora abbronzata, giro in casa con le infradito ancora sporche di sabbia e ho ancora gli occhi incrostati di sale del mare… non è possibile!
E invece, vi annuncio, che mancano 12 giorni al Natale (se leggete l’articolo oggi, altrimenti dovete rifare i conti!!!).. Dopo Ferragosto, il tempo di farsi il bidet e rimettersi le mutande…che già nell’aria aleggia la vocina festante di Bublè, si accendono lucine colorate, e le vecchiette iniziano a impacchettare improbabili centrini regalo per i nipoti.
Insomma ragazzi.. ci siamo. Quindi è inutile tentare di comportarsi bene ora per non ricevere il carbone, i giochi sono fatti… se siete stati delle merde tutto l’anno, non avete assolutamente il tempo per recuperare, potete darvi per spacciati e comportarvi stile “Notte del giudizio“, oppure tentare di fare le anime pie, accumulando buone azioni per il Natale prossimo…
Tuttavia, non è di questo che devo parlarvi.. ma dell’eterno dilemma nato quanto è nato Gesù: Pandoro o Panettone?
Se siete indecisi, io posso darvi una piccola mano. Ve la darò io e Studio aperto con il suo attesissimo servizio di triste giornalista (che è evidente che schifa la sua vita poichè ha studiato 20 anni per intervistare delle attempate sciure bergamasche) che ferma tutta la popolazione over200 e gli chiede “Saaaaaalve signora, ma lei preferisce pandoro o panettone?”: i talk show ci costruiscono interi palinsesti, continuando a chiedere al pubblico se preferisca il dolce lombardo o quello veronese. Ma questo strazio di domande è necessario?
Ora, dico io… è proprio ma proprio necessario continuare a interrogarsi su una domanda con risposta scontata?? Ovvio che è meglio il Pandoro! Che domande… analizziamo scientificamente il perchè:
VALUTAZIONE VISIVA:
Daje su, ma di che stiamo parlando? Guardate la candidezza… E’ un soffice, morbidoso, paradisiaco dolce, prodotto dagli angeli del Natale per rendere le nostre vite migliori e far si che le feste sia indimenticabili. Ogni fetta, contenente circa un milione di fantastiche calorie è ricope
rta da uno strato di leggiadro zucchero a velo che ha un sapore meraviglioso e puoi far finta di starnutire per lanciarlo sui vestiti di tutti i presenti senza che se la prendano.
Parliamo poi della forma del pandoro: a chi non piacciono le stelle?? Le stelle mettono allegria! Fossi stata in Grillo, il mio partito l’avrei chiamato 5 Pandori, e non 5 stelle! Sai che gioia per gli elettori!!!
Insomma, visivamente il pandoro sembra un bellissimo attore di Hollywood ricoperto con una tuta di ciniglia, di quelle evergree.
Mentre il panettone pare una scoreggia di un gigante con dentro delle caccolette.
VALUTAZIONE OLFATTIVA:
A tal proposito, un gruppo di (pfui) attivisti pro panettone, descrive le differenze in questo modo:
“Non vi occorre avere l’olfatto seriale di Jean-Baptiste Grenouille per riconoscere un pezzo di panettone da uno di pandoro. Nel primo l’aroma un po’ amarognolo della crosticina bruna in superficie è perfettamente smorzato dai dolci sentori di agrumi canditi e uvetta che si amalgamano perfettamente alla fragranza briosciata del soffice pane vanigliato. Nel secondo che si sente? Burro. E poi? Burro. Ah, già! Anche del burro.”
Aspettate che rispondo io… Io tutte ste robe alla julienne con fois gras de sto caz (brioscato de che????) non le sento quando odoro il panettone. Ma sul pandoro hai ragione. Burro. BURRO. BUUUURRO. Punto. Ha già vinto così.
VALUTAZIONE MANGERECCIA:
Prendi una fetta di pandoro. Addentala in silenzio.Colazione con il pandoro. Pranzo col pandoro. Cena col pandoro. Attacco di fame notturna col pandoro. Ogni momento è pandoroso! Ma che altro vi devo dire???
Forza amici, stappate lo spumante, e ricordatevi che il Natale passa, ma il Pandoro (e pure il Panettone con e senza canditacci) sul culo resta! Ma a noi va bene così!!